Giada Giordano nasce a Roma nel 1989. A tredici anni vince la Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia “Un fiore per voi”, indetto dal Comune di Cervia. A diciotto anni scrive Sintomatologia e Simbolismo nella Visione Estetico-Decadente del XXI Secolo, che rappresenta, per lei, l’interfacciarsi con il mondo della saggistica. Nel 2014 viene selezionata per il corso di scrittura creativa indetto da Rai-Eri. Nel 2015 vince il Poetry Slam al Roma Fringe Festival. Suoi testi sono apparsi sulle riviste on line e cartacee «Voce Romana», «Euterpe», «Patria e Letteratura», «Our Poetry Archive», «Galaktica Poetike Atunis» , su «Arcipelago Itaca blo-mag» e sul «Journal of Italian Translation». Alcuni suoi testi sono in attesa di pubblicazione sul prossimo numero del “Periódico de Poesía” dell’Università del Messico. Un ulteriore suo componimento poetico figura negli «Archivi del Centro Nazionale Studi Leopardiani». È risultata finalista in vari premi di poesia.

Floriana Coppola – Tre inediti

COPPOLA

Floriana Coppola, scrittrice napoletana, collagista, docente di Lettere negli istituti statali superiori, counsulor in Analisi Transazionale e in Psicologia esistenziale, perfezionata in Didattica e Cultura di genere e in Scrittura autobiografica, fa parte della Società Italiana delle Letterate.
Ha pubblicato il romanzo Donna Creola e gli angeli del cortile, ed. La Vita Felice, la silloge poetica Il trono dei Mirti, Melagrana onlus editore; la silloge poetica Sono nata donna, Boopen LED/PHOTOCITY. Nel 2011 ha curato i primi due quaderni antologici di poesia Alchimie e linguaggi di donne Boopen Led/Photocity, l’antologia poetica con Ketti Martino La poesia è una città Boopen Led/Photocity. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Vico Ultimo della Sorgente ed. Homo Scrivens e la silloge poetica Mancina nello sguardo ed. La Vita Felice. Nel 2013 scrive con Anna Laura Bobbi la silloge poetica MiticaFutura, itinerari nel mito di ieri e di oggi ed. Dalia. Presente nelle antologie poetiche La percezione dell’invisibile a cura di Giuseppe Vetromile, Alter Ego. Poeti al Mann a cura di Marco de Gemmis e Ferdinando Tricarico, Le strade della poesia a cura di Mimmo Cipriano, Ifigenia siamo noi a cura di Pino Vetromile ed. Scuderi, nell’ antologia di poesia civile Risvegli poetici a cura di Lorenzo Spurio, ed. Poetikanten, nell’antologia di poesia e narrativa Ciò che Caino non sa a cura di Maria Teresa Infante. Cura con Lory Nugnes, le antologie poetiche del movimento dei Poeti Viandanti Contatti di/versi e Oltre la coltre di silenzio Ed. Decomporre. Presente nei saggi critici di Raffaele Messina Letti tutti di un fiato ed. Homo Scrivens , in Le forme della poesia a cura di Raffaele Urraro, ed. La Vita Felice, in Il luogo della parola a cura di Alessandro Ramberti, FaraEditore. Nel 2016 pubblica la sua nuova antologia di racconti, poesie e monologhi Femminile singolare Homo Scrivens. Nel 2016 presente con un contributo critico letterario su Claudia Ruggeri nell’antologia curata da Luigi Cannillo Passione Poesia. Letture di poesia contemporanea ed. CFR. Nel 2017 pubblica la silloge di poesie Cambio di stagione e altre mutazioni poetiche ,ed.Oedipus.

Floriana Coppola
(Tre inediti) 

*

Non c’è tempo e lì negli interstizi cavi delle ore
si apre il labirinto. La profezia del fauno scritta nel libro
ha pagine bianche e un rinchiudersi d’ali.
Cosa volevi dirmi solo con gli occhi?
Non c’è tempo e stringo il manubrio con forza.
La bici s’impenna verso l’alto. S’infiamma.
Non rimango a terra. Via da ogni fondale. Da ogni morsa.
La mantide lo ha fasciato con le sue labbra
e con un grido di rondine è venuta.
Cosa volevi dirmi solo con la bocca?
A gola scoperta. Nel fogliame secco del bosco.
Lo aveva detto il fauno alla donna.
Lascia la strada, entra.
Lo stemma, l’aquila, le spade e la rosa.
Poi supera la faglia aperta nella quercia.
La foia della guerra che smuove il sangue. Vai di corsa.
Cosa volevi dirmi con le mani strette ai miei fianchi?
Non c’è tempo. La pelle ha squame di serpente.
Slaccia il velluto rosso, libera i capelli.
Via il corpetto che stringe i fianchi.
Via le stringhe dagli stinchi
Via tutti gli anelli dalle dita.
Via la gonna.

*

Alcuni non tutti dico, solo alcuni
sono figli della vita.

Mia madre mi tratteneva nella stanza azzurra.

Alcuni attraversano corpi
estranei, bui, mortiferi
come sassi che spingono verso il basso.
Eppure alcuni, solo alcuni, nascono malgrado tutto.
Hanno la forza sanguigna dei crateri e lo sguardo feroce.
Senza sconti per nessuno.

Mia madre mi tratteneva per le scale.
Nelle ossa il sale della faglia terrestre.
Nel sangue le maree.
Codice di sopravvivenza: non chiedere aiuto.
Muscolatura allenata. Respiro pronto per l’apnea.

Mia madre mi tratteneva sulla soglia.

Rubato il bagaglio minimo. Qualche libro
e una matita per appunti.
Solo alcuni, non tutti.
Essere soli è una marchiatura a fuoco.
Inizia il giorno in cui sei nato.

*

Esercizio di stile. Di sopravvivenza.
Respiro profondo.
Mani libere ai fianchi. Tre passi avanti.
Rimani scalza. Il gioco delle parti lascia scoperti.
Non guardare dietro. Scorgi il disegno tra le nubi.
Punta l’azzurro. Danza.
Senti il ritmo che scorre nel sangue.
Non guardare dietro, senti la tua voce.
Alza il volume. La posta è alta tra preda e padrone.
Lascia andare la spada e il coltello. Nessuna interferenza.
Nessun vinto e nessun vincitore.
Abbassa il baricentro. Ruota la colonna vertebrale,
immagina un cristallo. Sono pronta, ti prendo.
Y que sepas, que no voy a olvidarme de nada.
Non guardare dietro. Accarezza l’albero,
il noce e la tua ombra.
Non ti fermare, vai avanti, infiamma.
Prendimi in braccio.
Ancora una volta.


Fotografia di proprietà dell’autrice.