Fabio Scotto – tre testi da “Storia di Emma C.” (Anteprima editoriale, puntoacapo 2020)

Ritratti di Poesia189 SCOTTOFabio Scotto (La Spezia, 1959) è professore ordinario di letteratura francese all’Università degli Studi di Bergamo. Poeta, traduttore, saggista, ha pubblicato le raccolte poetiche Il grido viola (Edizioni del Leone, 1988 – Premio Menzione ‘Ungaretti’), Il bosco di Velate (Edizioni del Leone, 1991), La dolce ferita (Caramanica, 1999), Genetliaco (Passigli, 2000 – Premio Selezione ‘Metauro’), L’intoccabile (Passigli, 2004 – Premio Selezione ‘San Pellegrino’), Bocca segreta (Passigli, 2008 – Premio Selezione ‘San Vito al Tagliamento’), La Grecia è morta e altre poesie (Passigli, 2013, “Premio del pubblico ‘Carlo Emilio Gadda’- Pontedilegno Poesia”), In amore (Passigli, 2016, II Premio “Guido Gozzano”), La nudità del vestito (Nuova Editrice Magenta, 2017), Storia di Emma C. e altre poesie (Puntoacapo editrice, 2020) e le prose di A riva (Nuova Editrice Magenta, 2009). Suoi testi e volumi sono tradotti in francese, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese, gallego, croato, sloveno, bulgaro, polacco, greco, cinese, arabo. Di prossima uscita in Francia la raccolta La peau de l’eau. Poèmes français 1989-2019 (Éditions La passe du vent, 2020) e in Romania l’edizione integrale di In amore /In dragoste (Ed. Anomis, 2020). Ha tradotto una quarantina di volumi di autori quali Hugo, Vigny, Villiers de l’Isle-Adam, Apollinaire, Bernard Noël, Yves Bonnefoy, di cui ha tra l’altro curato per Mondadori il Meridiano L’opera poetica (2010); sua è l’edizione dell’antologia Nuovi poeti francesi (Einaudi, 2011). Critico letterario e saggista, è autore di vari studi sulla letteratura francese tra Settecento e Novecento, tra i quali La voce spezzata. Il frammento poetico nella modernità francese (Donzelli, 2012), Il senso del suono. Traduzione poetica e ritmo (Donzelli, 2013) e Le corps écrivant. Saggi sulla poesia francese contemporanea da Valéry a oggi (Rosenberg & Sellier, 2019).

Fabio Scotto
poesie da “Storia di Emma C.” puntoacapo 2020

TRA L’ALTRO

Ho creduto alla sera
ai suoi fari luccicanti
sul vetro del mare
al vento infranto
sulla Torre Saracena
Le parole sussurrategli all’orecchio
a me di fronte in un istante
come una ladra che si vergogna

I bimbi ora dormono felici
si è spento il mio sorriso
due passi più avanti

La rugiada si è asciugata
sulla grazia del bocciolo
Il falco vola alto
si ama da solo

*

SULLA WISLA

Il ponte sorregge i treni
diretti chissà dove
il vento scuote l’erba
le aiuole polverose
Battelli attraccati in rada
come elefanti stanchi
ora luogo di libagioni
Passanti giungono a sciami
api pazze, moscerini, calabroni
Pure una pace dagli argini rigogliosi
La ruggine corrode i muri
mentre risalgono controcorrente
le chiatte lente dei gitanti
Un padre zoppicante
dietro a un bimbo sul monopattino
e donne belle, bionde
col cielo dentro gli occhi
ancheggiano piano
nel vento dei capelli
Scorrono le auto sulla fune
sospese a un eterno maggio
La luce mi trattiene
il calore del suo abbraccio
Bianche le ali si destano in volo
nell’euforia meridiana
Sapermi solo
Ma è solo un’ombra
nel blu del tuo bel riso
Wisla, viso, vivo, scrivo

Varsavia, 21 maggio 2017.

*

NOSTOS

Se apri gli occhi sorridendo
il mondo, un batuffolo di lana
se mugugni e fai la strana
nei giardini, tra le foglie in fiamme
Se tornano gli uccelli da lunghi viaggi
le ali intrise di nubi e piogge
perché tornare è rivivere
l’istante che crea il tempo
gli atomi impazziti, il seme a fiotti
nell’ansa dei fianchi aperti
ad ogni mare

Nostos l’amore
Nostos ogni primo fiato
l’esilio espiato
tra orde di aguzzini in foia
e gente che muore in strada
d’inedia e di freddo
frollata dal vento della storia
Non più gloria, né salvezza
ai cippi ritti nel buio come stele
Non più zucchero, solo fiele
E pulsa ai polsi il passo dell’omicida
zigzagando ebbro sulle folle
prima dell’impatto con la carne molle
sognando un paradiso
che è un misfatto

Sola religione: le tue mani nelle mie
se mi guardi ora nel cuore della notte
Se sei qui adesso:
soltanto se sei sé, sei

Parigi, 29-30 agosto 2017.


Fotografia di proprietà dell’autore.