Fabio Chiusi – da “Era la guerra”

chiusi

Fabio Chiusi è nato a Udine nel 1980. Scrive di politica, cultura e tecnologia per l’Espresso, ed è Fellow del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino; è autore di saggi sul rapporto tra libertà di espressione e sorveglianza in rete, sulla distopia e la democrazia digitale. In versi ha pubblicato Parole per addio (Arione, 2001) e La mano sull’aria che ci divide. Poesia per Amelia Rosselli (Faloppio, LietoColle, 2008). I testi qui presentati sono estratti dalla raccolta Era la guerra in uscita il 1 ottobre 2017 per InternoPoesia (prevendita e prenotazioni, qui)

Fabio Chiusi
da Era la guerra

(anteprima editoriale della raccolta in uscita per InternoPoesia il 1 ottobre 2017 – prevendita del volume a questo link)

chiusi 01
Dicono che la stella del mattino e la stella della sera
sono esplose in un sole più grande,
travolgendo il nemico. Ora contano le perdite
con un inno d’amore.
Dicono del nostro amarci e di ciò che esplodendo
ha odiato il mattino e la sera
facendone un unico sbaglio.
Sono parole ripetute a milioni, all’unisono.
Sbattono insieme alle persiane
quando mi cordico e il vento ha deciso
di portarne il ricordo. 

 


Fabio Chiusi è nato a Udine nel 1980. Scrive di politica, cultura e tecnologia per l’Espresso, ed è Fellow del Centro Nexa su Internet e Società del Politecnico di Torino; è autore di saggi sul rapporto tra libertà di espressione e sorveglianza in rete, sulla distopia e la democrazia digitale. In versi ha pubblicato Parole per addio (Arione, 2001) e La mano sull’aria che ci divide. Poesia per Amelia Rosselli (Faloppio, LietoColle, 2008). I testi qui presentati sono estratti dalla raccolta Era la guerra in uscita il 1 ottobre 2017 per InternoPoesia (prevendita e prenotazioni, qui)

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