Esordio di Marco Maraldi, Prima della luce

Marco Maraldi

Prima della luce

Kolibris, 2021

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Libro poetico d’esordio che piacevolmente sorprende, costruito per contrasti tematici, esitante ma anche tragicamente illuminato, denso, dinamicamente rappresentato da <questo sporgersi e ritrarsi continuo che impegna il poeta, tra necessità di manifestarsi e desiderio di elusione > (così Stefano Serri nella sua bella prefazione).

L’Alba segreta del mondo cominciato è una breve sezione, epigrammatica e visionaria, che introduce alla raccolta. Inizia quindi Prima della luce, dove <Si rompe una cavità nella memoria> e il tempo si riavvolge, ed è <come una scoperta>. Incontriamo <preistoriche ambizioni>, poteri sovrumani, ricerca di momenti da mutare per provare a cambiare il futuro – <finché trovandoti, bambino/ ti crederai perduto, come lo sconosciuto/ che ucciderà l’immagine lasciandoti/ così privato del tuo nascosto nome>.

Nella sezione che segue, Geometrie terrestri, siamo di fronte a <Teorie dell’aldilà, spine/ trascinate verso il petto>, la poesia diventa ancor più dura, onirica, enigmatica. Anniversari è l’ultima sezione, dove al dolore si cerca di contrapporre quiete e spiegazioni:

< Tu sei il dente da latte pronto a ricevere la carne, tu sei la midolla che uccidendo incide i calendari e gela il sangue, l’irrisolta, sei nella frattura esposta, sei la libertà estatica che percorre la lama dividendo la carne. Non temere, non temere più, è soltanto dolore. Rivela i tuoi segreti. Mostrami la catena delle cause: acqua, scendere, polmone.>

Prima della luce è un’arena di sangue in cui la vita è rimessa in scena e rimessa in discussione, dove il lettore finisce ansimante come al termine d’una salita.

Antonio Fiori

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I.

un battito d’ali e gli angeli

porteranno la legge. Urlati siamo inchiostro

e spezia. Giudicati da una spina

toccheremo i cieli feriti come fossero

indivisibili e le stelle d’amianto

*

Fuori lottano i giocatori, qui le mani

stringono lo scatto del rimedio in calce

prima della donna smarrita e dopo il lascito

l’antidoto rientra in sé stesso

e rompono l’attesa. Ognuno, mi dicevi,

tira a indovinare il male di qualcun altro

cerca come un pazzo la parola strappata al segno

pronta a fermare la certezza

della tua. Avanti abbracciala, prendile qualcosa,

amala come si deve, guardala

come me

*

Ricordo (III)

Contare i secondi

degli orologi, mentre tu,

solo tu distraevi

il battito scheletrico del mondo

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Marco Maraldi è nato a Mirano nel 1995. Suoi testi sono presenti su diverse riviste, quotidiani e blog. Prima della luce è la sua opera prima.