“Она сидела на полу…”, Fëdor Ivanovič Tjutčev

Traduzione a cura di Fab Ka

Она сидела на полу

 

Она сидела на полу
И груду писем разбирала,
И, как остывшую золу,
Брала их в руки и бросала.

Брала знакомые листы
И чудно так на них глядела,
Как души смотрят с высоты
На ими брошенное тело…

О, сколько жизни было тут,
Невозвратимо пережитой!
О, сколько горестных минут,
Любви и радости убитой!..

Стоял я молча в стороне
И пасть готов был на колени, —
И страшно грустно стало мне,
Как от присущей милой тени.

 

1858

 

*

 

Era seduta sul pavimento…

 

Era seduta sul pavimento
E un cumulo di lettere ordinava,
E, come cenere raffreddata,
Le raccoglieva e le gettava.

Prese fogli familiari
E così meravigliosamente li guardava,
Come guardano le anime dall’alto
Il loro corpo abbandonato…

Oh, quanta vita c’era qui,
Inesorabilmente sperimentata!
Oh, quanti istanti vacui,
Amori e gioie assassinate!..

Rimasi silenziosamente da parte,
E la mia pietà era pronta a inginocchiarsi, –
Ma una profonda tristezza mi scosse
Come se un’ombra cara, lì per lì, fosse apparsa…

 

1858

 

*        *        *

 

Fëdor Ivanovič Tjutčev (Ovstug, gov. di Orlov, 1803 – Carskoe Selo 1873) visse a lungo in missione diplomatica (1822-44) in Germania, dove conobbe F. W. J. Schelling e H. Heine, e poi a Torino. I versi del primo periodo comparvero sporadicamente in Russia (nel 1836 venne pubblicato sul «Il contemporaneo» di Puškin un gruppo di 16 “poesie della Germania” firmate F. T.) ed egli restò sconosciuto al grande pubblico fino alla metà del secolo, quando Nekrasov ne segnalò l’importanza (1850) e Turgenev curò un’edizione delle sue liriche (1854). Del 1868 è la prima raccolta completa Versi. Ma fu con la nascita del movimento simbolista che T. ottenne il riconoscimento di maggior poeta del secolo dopo Puškin e fu apprezzato per la ricerca espressiva, capace di svelare la duplicità del reale, e per l’importanza dell’elemento ritmico e del sistema allusivo. La sua produzione, relativamente circoscritta, comprende poemi sulla natura, poemi filosofici, d’amore e versi di contenuto politico-ideologico. Conservatore, sostenitore del nazionalismo slavofilo, T. scrisse anche saggi storico-politici.

 

Fab Ka è scrittore, traduttore e umorista. Nasce in Puglia nel 1986. Laureato in Letteratura Russa con due tesi sulle opere di Vladimir Nabokov, ha vissuto in Inghilterra, Belgio, Russia e Repubblica Ceca. Attualmente vive in Slovacchia. Nel 2019 l’uscita del suo primo libro, il giallo storico ‘Il monastero azzurro’, edito da Calibano Editore. A cui seguiranno il cyberthriller in inglese ‘Hello Dragon’, la raccolta di racconti ‘A mystic vision’, la raccolta di inchieste slovacche ‘Trilogia di Svetlan’ e il romanzo ‘IPNOSI’ Tra i suoi lavori anche una delle prime traduzioni in italiano delle poesie del poeta russo Nikolaj Gumilëv.

 

In copertina, Tjutčev fotografato da Andrey Ivanovich Denyer (Heinrich Johann Denier)