ancora ci apparteniamo
ancora un po’
numeri divisi quante volte
caduti in una pioggia di machete
frantumati anche se stretti nelle dita –
vivere del nulla sconfinato quindi
prosciugati dal fragore anch’esso
epitaffio troppo dolce per essere
una scienza.
già ieri la parola
si dissociava dalla bocca –
vorrei gridarla, e
sono una biscia nel deserto –
inciampo il fiato –
ma la parola è fortunata
lei sopravvive
si reincarna in altre bocche
con la sua logica da esploratrice –
colonizza.