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Azzurra De Paola – inediti da “La verità è un mondo terribile”

AZZURRA-DE-PAOLA-300x260Azzurra de Paola nasce a Roma nel 1983 e vive a Baden, in Svizzera. Si è occupata di cinema per CoomingSoon e Cinem’art. E’ PhD sul cinema muto presso la University of California di San Diego. Tra i suoi interventi si segnala il testo introduttivo alla personale  “Psichedelia” di Davide Puma (Biennale di Venezia). Ha pubblicato Benedizione per la bassa moltitudine (Sasso Marconi, Le voci della Luna, 2011). La suite La verità è un mondo terribile sarà pubblicata nel 2014 dalle edizioni L’Arcolaio di Forlì.


 

Azzurra de Paola
Da La verità è un mondo terribile
(in uscita per le Edizioni L’Arcolaio, Forlì, 2014)

 

I.
Una casa vuota, questo
sei una casa
con quattro muri
allibiti ed un soffitto
che fa lacrime, povera
casa – le dico

non piangere più.

Ma tutti
i mobili stanno
marcendo, il tavolo ormai
è a pezzi e il frigo
è solo un ronzio guasto. La tv
è un buco nero, sta
ingoiando la tua collezione
di dischi e di scuse per
amarti ancora. Sono quasi
finite.
Le piante sono marroni
secche piegate ai lati
nel vaso che ormai è
cocci messi da parte per non
fare disordine. Il giardino
è morto. Tutto questo inverno l’ha

sepolto ancora vivo e adesso
non respira più.

E la parete alle mie spalle
che mi tiene in braccio sta
diventando nera di
muffa e puzza di acqua
che ristagna negli angoli, sotto
il letto – quello dove non
dormiamo più, quello che usiamo
come bara per avere almeno
sette ore di sonno e
negazione.

 

VII.
Ed ecco
mi dici con amore
ti ho scavato la fossa.

Con la pala in spalla e le mani
da contadino dici
ti amo
non ti farò soffrire.

Con le unghie sporche di terra, ridi
non importa se mi infetti
tetano meningite o verme solitario
non ho tempo abbastanza
per morirne.

Adesso devi entrare – dici
e mi dai la mano per aiutarmi
a scendere, per farmi sdraiare
le mani incrociate sul petto
con i fiori già tristi.

Non respirare.
Non muoverti.
Agitarsi adesso non serve a niente.

 

IX.
La sposa
è un cadavere

l’ha sepolta in giardino, dice la gente.

Metti le mani sulle orecchie
dei bambini, non fargli sentire
queste cose.
Non roviniamogli le prossime estati
e la piscina gonfiabile.
Non c’è bisogno che sappiano
quanta terra e sabbia e cemento
hai messo sopra di me
per impedirmi di uscire. Sono dettagli
tecnici, che ne possono capire.

La sposa ha ancora
le unghie e i capelli
non hanno smesso di crescere. I denti resteranno
lì per sempre. Non disseppellirmi
non so se avrei il coraggio
di entrarci due volte.

Guarda quante persone
cattive che vogliono
a tutti i costi
sapere – com’è morta
quando è successo.

Vorrebbero svegliarmi per chiedere
come sia morire, solo per sapere
che c’è dall’altra parte ma io
ho visto solo tutta quella terra cadermi in faccia
fino a riempirmi le narici

per ora niente salvezza
ancora niente paradiso.


Azzurra de Paola nasce a Roma nel 1983 e vive a Baden, in Svizzera. Si è occupata di cinema per CoomingSoon e Cinem’art. E’ PhD sul cinema muto presso la University of California di San Diego. Tra i suoi interventi si segnala il testo introduttivo alla personale  “Psichedelia” di Davide Puma (Biennale di Venezia). Ha pubblicato Benedizione per la bassa moltitudine (Sasso Marconi, Le voci della Luna, 2011). La suite La verità è un mondo terribile sarà pubblicata nel 2014 dalle edizioni L’Arcolaio di Forlì.

 

Fotografia di proprietà dell’autrice