Dario Talarico – Inediti

Dario Talarico nasce a Roma nel 1990. Suoi testi sono apparsi su «la Repubblica» (a cura di M. Cucchi e V. Curci), su riviste e in volumi, fra cui I poeti del Centro Italia (Macabor, 2020) e Il posto dello sguardo (puntoacapo, 2021). Nel 2021 entra nella redazione di «Laboratori Poesia»; suoi contributi critici sono inoltre apparsi su «Il sarto di Ulm», «La poesia e lo spirito», «L’EstroVerso», «Poetarum Silva», «Almanacco Punto» e «Monolith». Per la poesia le ultime pubblicazioni sono Il coraggio di non lasciare il segno (puntoacapo, 2019, European Poetry Prize Adam Mickiewicz) e Autopsia (reiterata). Poema logico-filosofico (puntoacapo, 2022), dal quale un estratto è stato pubblicato in Russia col titolo Простор для невысказанного (Free Poetry, 2021). È codirettore in puntoacapo per la collana di opere prime Controcorrente.

*        *        *

Padre, io non posso credere a un Dio
che mi somiglia. Non posso crederti
la scimmia di altre scimmie. ―
È troppo ― quando tutto torna.
Questo Dio di cui parlano gli uomini
ha gambe e braccia, ma se i cervi
pregassero ― avresti le corna.

 

*

 

Padre, l’uomo non può liberarsi dalle sue forme.
E tu sei come quegli alieni fasulli, dalle sembianze
antropomorfe. Ma ovunque tu sia, la tua ―
è la misura di altre cose. ― Padre, io non credo
in te, solo perché non credo alle persone.

 

*

 

Padre, tu sei una nudità difficile da spogliare.
Sai di parole e silenzi, di millesimi e millenni.
Tu sei la risposta alle domande mancate,
tu sai la voce ― che ci condanna a parlare.
Ma padre, siamo onesti: saper vivere
è la capacità di risolvere il problema
― di un problema che non esiste.

 

*

 

Al cielo? All’amore? Al futuro?
A quale nulla votare il respiro? —
Sciogliersi, l’hai decretato, è la natura
della neve. Ma vedi, padre, è disertare
allora se preghiamo, se viviamo
senza una ragione e ci preoccupiamo
di non morire invano.

 

*

 

E se anche questo dolore non fosse senza eguali?
Se questo cercarti non fosse il primo? Se tu stesso,
ovunque e disperso, stessi tentando invano ancora
un cenno da noi? Padre, tu sai quanto sia scivoloso
sentirsi speciali ― perché sai quanto assomigli ―
a sentirsi soli. Ma non fai eccezione, nessuno
è escluso: niente è unico, perché tutto è uno.