Quasi avessi fretta
scendevi dalle rampe
appoggiata al corrimano.
Facevi segni con le dita
uno due tre quattro cinque
verticale, e ancora uno
quindici, diciotto orizzontale.
Quel mattino di sole
di consonanti
interrotte da vocali
il gioco sulla carta
era soltanto l’occasione
c’era odore di sesso nelle scale.