Crocevia dei cammini, di Luca Pizzolitto

Luca Pizzolitto

Crocevia dei cammini

Pequod, 2022

Il crocevia in cui arriva il poeta è il luogo dove nasce la poesia; una poesia costruita con gli avanzi della vita – Nell’avanzo di parole…ciò che avanza alla notte…la fede nel niente che rimane – che diventa pian piano salmodica e filosofica: d’ogni uomo non resta che/ polvere, inutili gesti,/ un canto d’amore interrotto. Su questa esiguità di cose e umiltà di pensiero matura il verso libero di Luca Pizzolitto, consapevole della necessità di soffermarsi al crocevia, per meditare sulla propria ‘fede immatura’ e sull’ invisibile crepa/ che avanza nel nostro domani.

Lasciata la sezione introduttiva, ‘E dire che non è fame’ da cui sono tratti i versi citati sopra, incontriamo le poesie sofferte della seconda, ‘Il resto mancante’. Troviamo qui il verso amoroso, il timore di sfiorare un’altra volta/ le tue labbra, il viso, l’afflato religioso – dal sangue innocente di Dio/ nasce la nostra misera fede e il frammento filosofico, ovvero la percezione inesorabile/ della deriva di noi, del tempo,/ di tutte le cose. La terza sezione è sotto l’egida di Bigongiari ed è intitolata ‘Secondo piano, interno notte’. Il pensiero sembra osare di più, vorrebbe portare in salvo/ le cose e, da esse, essere salvati ma poi scopre che le cose splendono altrove e non si possono salvare né possono salvarci; subentra lo sconforto , la sensazione di un inesorabile/ muoversi e cadere di ogni cosa/ verso il nulla.

Il poeta però non si arrende e trova lumi nella poesia di Turoldo, che in ex-ergo introduce la quarta sezione, ‘Appunti dal deserto’. La poesia diventa nostalgia/ di questa terra antica/ in cui non sono mai stato; consapevolezza ulteriore del paradigma del vuoto – siamo merce di scambio con/ ciò che avanza del vuoto – ed umanissima esitazione – È un taglio l’attesa, il nostro cieco/ non sapere e restare. Il lavoro di Pizzolitto si chiude con ‘Il vuoto e altre forme’, dove il poeta sembra placarsi nella poesia-preghiera (‘Miserere’ e ‘Crocevia dei cammini’), nella poesia del ricordo – il ricordo di te/ ancora ragazza, sola e stanca/ nello spazio vano della resa – e nell’aforisma: Noi andiamo sempre verso un tempo/ una stagione che non sappiamo. In realtà questa raccolta, che si muove nel solco della precedente ‘La ragione della polvere’, mostra una sorta di ciclicità tematica e formale dove al disincanto fa da contraltare la fede, all’esitare il meditare, in un complessivo clima di misteriosa fiducia che ce la rende cara.

Antonio Fiori

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Un cieco restare

E ora che il mare si fa scuro

e viene tempesta, qui,

stringo il mio volto al cieco

restare che non conosce

gioia, riparo.

Questo vento di giugno,

le parole che abbiamo perduto:

dal sangue innocente di Dio

nasce la nostra misera fede

.

I nostri nomi

È qui, in questa

brezza che si fa sera,

che muore ogni certezza,

che si arrende al nulla

la ragione.

Perdona, mio Dio,

perdona la fuga,

il dolore e il pianto.

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Crocevia dei cammini

Nello spazio sacro della sera,

nel volgere a compimento

di tutte le cose,

scenda ancora su noi la grazia,

una dolce benedizione.

A Te giunga il canto

di questo inquieto esistere,

a Te giunga il grido

che non trova pace, ragione.

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Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da quasi vent’anni si interessa ed occupa di poesia. Nel 2008 vince il Premio Arezzo Poesia; nel 2014 si classifica primo al Concorso Letterario Internazionale Città di Moncalieri (“Una disperata tenerezza”, Ladolfi)i. Nel 2019 vince il Premio Internazionale Città di Latina (“Il tempo fertile della solitudine”, Campanotto). Nel 2021 è finalista al Premio di Poesia Onesta e Premio Prato Poesia (“La ragione della polvere”, peQuod). I suoi ultimi libri pubblicati sono: L’allontanarsi delle cose (Ladolfi), Il silenzio necessario (Transeuropa), Dove non sono mai stato (Campanotto), Il tempo fertile della solitudine (Campanotto), Tornando a casa (Puntoacapo). Con la casa editrice peQuod ha pubblicato, nella collana Rive: La ragione della polvere (2020) e Crocevia dei cammini (2022). Da fine 2021 dirige la collana di poesia portosepolto, sempre per conto della casa editrice peQuod.

sito: www.lucapizzolitto.it

facebook: https://www.facebook.com/pizzolittoluca