Ferma la voce di quella quiete,
coperta da nubi di delusioni,
bagnata dal dolore di
sentirsi estranei
in un mare di farfalle.
Parlando una lingua di crisalide
tra mille battiti d’ali,
due parole soffiate
da spargere in silenzio
mentre il mare si calma,
e guardare la luna inginocchiarsi
all’alba dell’eterno.