COTIDIE

La notte così fragile

così t’affidi

alla nostra cura.

 

È l’olio nel guscio della lampada appena

                                                     spreco?

Non che presuma, devo proprio

nell’era dall’unico labbro dimentico

della festa del molteplice danzare

 

esausto – copio, consegno

la parola persa, sale certo e feccia

del tuo calice, ma senza troppo

sprezzo di chi torna ora m’accorgo

quale pallido corpo fluttuante

da videogiochi, dai loro apericena

schiantato sotto la luce fitta dei led

 

che inaudito mendichi, in un fremito

                                         attenzione.