Da ATELIER 76 – Al Berto ( traduzione di Domenico Ingenito)

 AL BERTOAl Berto (Coimbra, 1948 – Lisbona 1997) pseudonimo di Alberto Raposo Pidwell Tavares è un poeta portoghese. Frequentò diversi corsi di arte plastica -divenendo poi pittore- sia in Portogallo che in Belgio dove andò in esilio nel 1967 per non compiere il servizio militare. Dal 1971 iniziò a dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Torna in Portogallo solo nel 1974 dove scrive il primo libro interamente in lingua portoghese (À Procura do Vento num Jardim d’Agosto) cui seguiranno numerose altre opere in prosa e sopratutto in poesia senza disdegnare una incursione nella drammaturgia teatrale (Apresentação da Noite del 1985 che vedrà la pubblicazione in volume solo nel 2006 per i tipi di Assirio & Alvim). In traduzione italiana sono reperibili Lunario (prosa; Roma, Azimut, 2006), L’angelo muto (prosa; Edizioni dell’orso, 2011) e Bonnie dei caraibi (prosa, Midgard, 2014) mentre la produzione poetica è perlopiù reperibile in riviste o web.

 

 ATELIER 76

 

Ho tradotto in italiano l’intera raccolta Orto d’Incendio del portoghese Al Berto (pseudonimo di Alberto Raposo Pidwell Tavares) morto a Lisbona nel 1997) in un crudele aprile, durante l’agonia di un giovane familiare. Mai come in quelle nervose e instancabili ore di trasporto da una lingua altra ho sentito la necessità del tradurre come riflessione sull’esperienza della morte. Tradurre (autori vivi o morti che siano) è in primo luogo restituzione di nuova
vita, per mezzo di nuova lingua, al respiro di un testo. Ma, nelle anticamere del segno, si tratta anche di un modo per percorrere i testi come sopravvivenza di presenze umane il cui corpo è materia caduca destinata alla scomparsa. Di Al
Berto, e in particolare di questa raccolta, mi ha sempre colpito lo scavo nell’ora della propria morte (primissima generazione di intellettuali e artisti portoghesi falciata dall’aids) come fremito estremo di creatività e meditazione
sul destino del corpo. Testimonianza di fine secolo, allucinata, onirica, ma lucidissima comprensione della perdita: di sé e di chi, in pari sofferenza, si lascia amare.

Arturo Domenico Ingenito

Incendio

Entrerai in casa se potrai
e troverai qualcuno in fiamme nel tuo letto
e se l’ombra di una città apparisse dalla cera del pavimento
e dal tetto scendesse una pioggia brillante
continua e minuta – non spaventarti

sono i tuoi antenati che per un momento
si sono levati dall’inerzia dei secoli e vengono
a trovarti

Dì loro che vivi di presso al mare da dove
salpano scialuppe cariche di paure
millenarie della fine – dì loro che si consumò
la dimora di un’intera vita e chiedi
che sussurrino un’ultima canzone per gli occhi
e dormi senza lacrime ­­- per terra con loro.

Al Berto (Coimbra, 1948 – Lisbona 1997) pseudonimo di Alberto Raposo Pidwell Tavares è un poeta portoghese. Frequentò diversi corsi di arte plastica -divenendo poi pittore- sia in Portogallo che in Belgio dove andò in esilio nel 1967 per non compiere il servizio militare. Dal 1971 iniziò a dedicarsi esclusivamente alla letteratura. Torna in Portogallo solo nel 1974 dove scrive il primo libro interamente in lingua portoghese (À Procura do Vento num Jardim d’Agosto) cui seguiranno numerose altre opere in prosa e sopratutto in poesia senza disdegnare una incursione nella drammaturgia teatrale (Apresentação da Noite del 1985 che vedrà la pubblicazione in volume solo nel 2006 per i tipi di Assirio & Alvim). In traduzione italiana sono reperibili Lunario (prosa; Roma, Azimut, 2006), L’angelo muto (prosa; Edizioni dell’orso, 2011) e Bonnie dei caraibi (prosa, Midgard, 2014) mentre la produzione poetica è perlopiù reperibile in riviste o web.

 

Fotografia dell’autore tratta dal blog As Folhas Ardem

Domenico Arturo Ingenito (Vico Equense, 1982) è poeta, traduttore e fotografo, insegna letteratura persiana classica e contemporanea all’Università di Oxford (Regno Unito) e alla “Harvard Summer School” in “Studi Ottomani”. Collabora al progetto Fuochi sull’Acqua – letture di giovani poeti ed è redattore della rivista Atelier.

Ha pubblicato la raccolta Per camminare rapidi sulle acque (Borgomanero, Ladolfi Editore, 2012)


 

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