ASIMMETRIE

Avevamo sorrisi e mani intrecciate

Bicchieri gravidi di poesia,

e valigie in partenza

sostavano su gioie passate.

Parole frantumate riecheggiano

sulle ali di gabbiani lontani.

 

Occhi neri fuggono al piacere,

mentre la mano afferra

la valigia senza ritorno.

Sguardi silenziosi

volano via con le lacrime

che temono il dolore.

 

La tua dolcezza è un lago ora secco,

un simulacro mi farà visita

mi denuderà l’anima muta

sinché i ricordi cesseranno voce.