Antonio Santiago Ventura, inediti

Quattro inediti di Antonio Ventura

Nelle fiamme il fuoco
è solido come il colore,
nelle fiamme del fiore
il bruco va divorando il sole.

***

Il sole
aveva i suoi eserciti di carta,
e li mandò nel mare
a svelare le grazie della luna.
Ma la luna, che ha il cuore di un uccello
che dorme, sollevò le maree,
e affondò gli eserciti del sole.
Allora il sole si rivolse ai vulcani
dicendo: oscurate il cielo, quando io mi nascondo,
affinché le luci argentate rimangano segrete
e nessuno più le possa vedere.
Gli uccelli impazzirono,
andarono dagli uomini,
ma gli uomini non capivano,
e gli uccelli gli mangiarono i capelli.
Così gli uomini uscirono sul mare,
i soldati del sole, con barche di carta, e reti
di carta, a raccogliere la luce della luna.
Il mondo è diviso, disse il mare.
Luce e buio, oro e argento,
si mescolano dentro di me
come due pesci in amore.

***

ho lasciato la mia sposa
libera di correre nei prati

nel vento si è perduta
e uno scroscio di pioggia me l’ha rapita
e fecondata

è caduta sulle pietre tra i fiori
e anche l’erba notturna e i fiori affamati
l’hanno posseduta e fecondata

è tornata a me
con le labbra sporche di miele
le vesti lacerate dai fiori
è tornata piangendo
è tornata ridendo.

***

Dalla nostra casa d’infanzia, la camera d’albergo,
dove giocavamo con l’abaco
della distruzione,
ci ritrovammo a camminare nei deserti
tra le ossa di antichi naufraghi.
Contavamo i naufraghi del sole
tra gli immensi grattacieli.
Le carogne ridevano spolpate
da venti ignoti;
l’orologio del signore del mondo stava per esplodere.
Della nostra casa d’infanzia, la camera d’albergo,
conserviamo il ricordo della televisione,
le ossa di un uccellino sul tappeto.

Antonio Santiago Ventura, di origine italoargentina, è nato nel 1992 a Milano, dove vive. Si interessa di studi filosofici e esoterici. Ha collaborato con artisti visivi in occasione di mostre di pittura. Le sue pubblicazioni vedono una poesia uscita su La Repubblica, per la rubrica di Maurizio Cucchi, alcuni inediti per il sito dell’associazione culturale milanocosa, con una recensione del poeta Luigi Cannillo, e in altri blog e piattaforme online.