Angelica

L’esistenza sinusoidale

d’un disgregato sillabario

è labirinto selvaggio di vocali

agli albori dell’io.

La cicatrice sul cuore,

quando ne fu porta,

incatenò all’esilio dei corpi

ogni suono anteriore alla parola.

L’ultima luna di malva,

amore smerigliato alla tagliola,

trasforma la volpe in lavatrice

quando scura e poi fa giorno.

Il cielo,

re dei vinti,

prende congedo dalla polvere

lasciando un dolce sapore di pioggia.