Alla Gorbunova, Dnestr, inedito (trad. ITA/ENG Ibello)

Alla Gorbunova è nata a Leningrado/San Pietroburgo nel 1985. Si è laureata in Filosofia presso l’Ateneo della sua città. Ora vive tra Mosca e San Pietroburgo. Ha pubblicato versi su riviste (“Novyj mir”, “Deti Ra”, “Den’ i noč’”, “Zinziver”), in siti letterari (“Polutona”, “Kamera chranenija”, “Text-only”) e nel volume Sobranie sočinenij – poezija Peterburga [Raccolta delle opere – la poesia di Pietroburgo] (2010). Ha pubblicato le raccolte poetiche: Pervaja ljubov’, mat’ ada [Il primo amore, madre dell’inferno] (2008), Kolodeznoe vino [Il vino di pozzo] (2010), Al’pijskaja fortočka [Finestrina alpina] (2012), Poka dogoraet azbuka [Mentre brucia l’alfabeto] (2017), Vnutri zvezdopada [Dentro il cader di stelle] (2019). Ha pubblicato inoltre due volumi di prose brevi: Vešči i ušči [Le cose e le mose] (2017), Konec sveta, moja ljubov’ [La fine del mondo, il mio amore] (2020). È stata insignita dei premi letterari: “Debjut” (2005) nella sezione “poesia”, “Andrej Belyj” (2019) per la raccolta Mentre avvampa l’alfabeto, “Nos” (2020) per le prose brevi. Ha partecipato a vari eventi internazionali: il Salone del Libro a Parigi, “Runokuu” in Finlandia, “Kikinda short story festival” in Serbia, “Litvest” in Romania, letture poetiche americane (New York, Chicago). Suoi versi in traduzione italiana sono apparsi sulla rivista “Poesia”, nel volume collettaneo Tutta la pienezza del mio petto (Lietocolle 2015), nelle raccolte La rosa dell’angola (Marco Saya Edizioni 2016), Miniature (Lietocolle 2019), Il primo mattino della creazione (Firenzelibri 2021).

 

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Traduzione a cura di Giovanni Ibello

 

Dnestr

Giorno di paradiso che trafigge il vedere
le tue colline coperte da faggi e carpini, Moldavia, Ucraina,
nelle acque verdastre del Dnestr;
nel quasi mattino di lacrime senza colore
lo sguardo di una vecchia che batteva sentieri crivellati
sotto un vento che mendica oltre le mucche
e la campagna, oltre le capre
impastoiate e il gallo che cantava.
Il pastore non è tornato dal carcere, ha pugnalato a morte una ragazza,
ha stuprato il cadavedere avvolgendo nella mano i capelli castani.
A lungo trovò riparo nei boschi e nella notte
rubando pane e vodka.
Questa prima luce dei perdonati,
la mattina dei graziati,
il quasi giorno dei relitti, dei pazzi e i violentati.
La ragazza dai capelli castani si trascina nelle ortiche,
erra nella valle della preistoria
– schegge di vasi rossi, dadi del fu, ossa trasparenti –
biascica il nome di una pricipessa morta,
la principessa dalle collane del mistero,
e quello di un giovane che tende un arco astrale, il principe Elisei.
L’aria viene trascinata all’esterno, il tempo galleggia nel respiro,
vedi la cicogna con la sua lunga e rossa gamba,
un candelabro da chiesa, e la candela di paraffina
il becco lingua di fuoco.
Vedi le cicogne che volano quiete sopra il Dnestr.
Il giorno è come un’altalena che cade
e ancora cade nell’istante spalancato.

 

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Dnestr 

paradisal day transparent to the gaze,
your hills overgrown with beech and hornbeam, Moldavia, Ukraine,
in the greenish waters of the Dnestr;
colourless tears in the early morning welling
from the eyes of an old woman walking a potholed track
under the beggarly wind, past country cows
and tethered goats, –
and a cock that crowed.
the shepherd has not returned from gaol, he stabbed a girl to death,
then raped her corpse, coiling her light-brown hair around his hand,
he hid for a long while in the woods, stealing bread and vodka at night.
this early morning of the forgiven, morning of the saved,
morning of the wounded, the raped, the insane,
the brown-haired girl wanders the prehistoric slopes among the nettles,
antiquity dices with shards of red potsskneck
and transparent bones and sketches the name
of a dead princess wearing unknown necklaces
and a youth with a folkloric bow, Prince Elisei.
air is dragged out, time floats into the air, see the stork with its long
red leg like a church candlestick and the paraffin candle
is its beak with a tongue of flame.
see the storks flying slowly away over the Dnestr,
and the day is like swing dropped and falling
into the gaping instant.