Alberto Cellotto – Un inedito

CELLOTTOAlberto Cellotto (Treviso, 1978) ha pubblicato, in poesia, Vicine scadenze (Zona, 2004), Grave (Zona, 2008), Pertiche (La Vita Felice, 2012), Traviso (Prufrock spa, 2014) e la plaquette illustrata da Nicolò Pellizzon I piani eterni (La collana Isola, 2014). Ha tradotto testi di Gore Vidal, Stewart O’Nan e Frank Norris. Il libro epistolare Abbiamo fatto una gran perdita (Oèdipus, 2018) è la sua prima opera narrativa. Alberto Cellotto
Un inedito

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Ora è grata così passa l’aria la luce e basta.
Ogni altro corpo abbastanza grande resta fuori
del detto e dalla stanza. Ho perso le pareti,
sfinito di domandare. Una vampata tutta sulla
testa ingrandisce ogni desiderio ostaggio
e finora si muore ancora per le delusioni
di una danza d’api. E si sa che poi farà caldo
e si fa al caldo alto un piacere, per rivolerci
distratti e lavoratori di tutto il mondo in fumo.

L’aria e la luce non sono niente di più
dell’irreversibile che già danzo e fare a tempo a stringere
le corde delle costole è essere nel getto
di tutti questi tubi che sono noi, raccordi spessori
o flusso che possiamo regolare per nascondere
per sempre a una vita il suo torcicollo.


Fotografia di proprietà dell’autore.