“Заклятие смехом”, Velimir Chlebnikov

Traduzione a cura di Fab Ka

Заклятие смехом

 

О, рассмейтесь, смехачи!
О, засмейтесь, смехачи!
Что смеются смехами, что смеянствуют смеяльно,
О, засмейтесь усмеяльно!
О, рассмешищ надсмеяльных — смех усмейных смехачей!
О, иссмейся рассмеяльно, смех надсмейных смеячей!
Смейево, смейево,
Усмей, осмей, смешики, смешики,
Смеюнчики, смеюнчики.
О, рассмейтесь, смехачи!
О, засмейтесь, смехачи!

 

[1908]

 

*

 

Inno alla Risata

 

Oh, ridete, ridacchioni!
Oh, sorridete, ridacchioni!
Che ridacchian di risate, che sorrisacchian risamente,
Sorridete sorrisamente!
Oh, risate beffardelle – risatone surrise di scervelli!
Oh, deridete allegramente, sorrisoni beffardelli!
Ridacchiosa, ridacchiosa,
Sorridi, osa, risatella impertinente,
Ridacchianti, ridacchianti.
Oh, ridete, ridacchioni!
Oh, sorridete, ridacchioni!

 

[1908]

 

*        *        *

 

Velimir Chlebnikov, pseudonimo di Viktor Vladimirovič Chlebnikov, è nato il 28 ottobre 1885 a Chanskaja Stavka, nel governatorato di Astrachan, ed è morto il 28 giugno 1922 a Santalovo, nella regione di Novgorod. I contemporanei lo chiamavano “il genio” o “Velimir il padrone del mondo”; Velimir era il nome d’arte ma tanti erano convinti che fosse il suo vero nome. In realtà gli stava bene questo nome pagano che fece suo per fastidio nei confronti della marzialità del nome reale (Viktor). Alto, un po’ curvo, il profilo aquilino, occhi azzurri e fronte alta, una piccola bocca ogni tanto toccata dall’accenno di un sorriso (Chlebnikov non rideva mai), studiò matematica all’università di Kazan, si trasferì a Pietroburgo dove entrò nell’ambiente letterario dominato allora dai simbolisti, pronto ad aprirsi a quell’enorme svolta poetica che sarà il futurismo rivoluzionario, di cui Chlebnikov, nonostante l’odio più volte manifestato per l’etichetta con cui il movimento passò alla storia, va considerato a tutti gli effetti tra i fondatori. Morì di paralisi, dovuta a inedia e malnutrizione, mentre era ospite in casa del suo amico Petr Vasilievic Mituric.

 

Fab Ka è scrittore, traduttore e umorista. Nasce in Puglia nel 1986. Laureato in Letteratura Russa con due tesi sulle opere di Vladimir Nabokov, ha vissuto in Inghilterra, Belgio, Russia e Repubblica Ceca. Attualmente vive in Slovacchia. Nel 2019 l’uscita del suo primo libro, il giallo storico ‘Il monastero azzurro’, edito da Calibano Editore. A cui seguiranno il cyberthriller in inglese ‘Hello Dragon’, la raccolta di racconti ‘A mystic vision’, la raccolta di inchieste slovacche ‘Trilogia di Svetlan’ e il romanzo ‘IPNOSI’ Tra i suoi lavori anche una delle prime traduzioni in italiano delle poesie del poeta russo Nikolaj Gumilëv.