Sergej Georgievi? Stratanovskij – inediti

stratanovskijSergej Georgievi? Stratanovskij nasce nel 1944 nell’allora Leningrado (oggi San Pietroburgo). La sua poesia non è in linea con le richieste dell’establishment letterario dell’URSS, per partecipa attivamente alla vita dell’underground leningradese, di cui diventa figura di spicco. Appare su riviste all’estero e inizia a essere pubblicato in patria solo dalla seconda metà degli anni Ottanta, durante la cosiddetta perestrojka di Michail Gorba?ëv. Il suo primo libro, Stichi [Versi], esce nel 1993, nella Russia già postsovietica. Ne seguono altri nove, ultimo dei quali è Nestrojnoe mnogogolosie [Polifonia disarmonica] (Puškinskij fond, Sankt-Peterburg 2016). In Italia la sua poesia è ampiamente rappresentata su riviste e nei due volumi Buio diurno (Torino, Einaudi, 2009) e Graffiti (Firenze, Passigli, 2014), entrambi curati da Alessandro Niero. Le tre poesie qui presentate sono tolte dalla raccolta Molotkom Nekrasova [Col martello di Nekrasov] (Puškinskij fond, Sankt-Peterburg 2014).

 

Sergej Georgievi? Stratanovskij
(inediti)
traduzione dal russo di Alessandro Niero

 

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Apparizione di Cipride

Vedi: su un’isola paradiso fiscale,
         in un meriggio di strozzante afa
La sexydea si affaccia dal cristallo
Equoreo ed esce
         sulla spiaggia,
Umido ha il crine, ma nessun costume.

Il gestore della spiaggia
         l’accoglie con omaggio floreale,
Poi paparazzi arrivano
A immortarla rapidi
         e consegnare poi
A copertine di riviste
         e alla rete, certo,
I loro scatti.

Spossata dal trambusto,
         ritorna in mare.
Non in eterno, tuttavia. Di lì a un anno
Riapparirà
         in un’estate strozzante d’oro,
Ma sulla spiaggia accanto.

Stratanovskij 02
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Apparizione sofianica

Qui nella strada accanto c’è lo Studio
Dentistico della saggezza,
E fa di nome «?????», Sophía,
         specializzato
Nella cura dei denti
         e sbiancamento
Dei medesimi
e in altro ancora, a pagamento.

Eccola, dunque, l’anima del mondo
        o Sophía del sopramondo:
Con suo fratello Logos,
        fendendo gli eoni, raggiando,
È scesa a noi, nel nostro vivere,
S’è stabilita nella strada accanto.

Stratanovskij 03
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«Inferno d’oggi…»

Inferno d’oggi:
          pallida luce commerciale,
Cigolio di lettighe…
        Per un Labirinto asettico
Vi trasportano i caduti
        o, meramente, i dipartiti.
Conducono gli or ora defunti
        attraverso porte rapaci
Al Corridoio dell’Infinito.

Lungo è il disbrigo delle pratiche,
       sebbene non vi siano carte.
Tutto è nei computer al giorno d’oggi,
       accumulatori dell’eterno.


Sergej Georgievi? Stratanovskij nasce nel 1944 nell’allora Leningrado (oggi San Pietroburgo). La sua poesia non è in linea con le richieste dell’establishment letterario dell’URSS, per partecipa attivamente alla vita dell’underground leningradese, di cui diventa figura di spicco. Appare su riviste all’estero e inizia a essere pubblicato in patria solo dalla seconda metà degli anni Ottanta, durante la cosiddetta perestrojka di Michail Gorba?ëv. Il suo primo libro, Stichi [Versi], esce nel 1993, nella Russia già postsovietica. Ne seguono altri nove, ultimo dei quali è Nestrojnoe mnogogolosie [Polifonia disarmonica] (Puškinskij fond, Sankt-Peterburg 2016). In Italia la sua poesia è ampiamente rappresentata su riviste e nei due volumi Buio diurno (Torino, Einaudi, 2009) e Graffiti (Firenze, Passigli, 2014), entrambi curati da Alessandro Niero. Le tre poesie qui presentate sono tolte dalla raccolta Molotkom Nekrasova [Col martello di Nekrasov] (Puškinskij fond, Sankt-Peterburg 2014).

Fotografia tratta dal sito incontri di civiltà

Alessandro Niero (San Bonifacio, Verona, 1968) insegna letteratura russa all’Università di Bologna. Si occupa prevalentemente di poesia russa del secondo Novecento e di traduzione poetica. Ha curato in italiano volumi di Evgenij Rejn, Irina Ermakova, Sergej Stratanovskij, Afanasij Fet, Dmitrij Prigov, Boris Sluckij. Per la sua attività ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Nazionale per la Traduzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (2006) e il «?itaj Rossiju / Read Russia» (2012). Dal 2013 cura presso l’editore Passigli la sezione «Russia Poetica» per la collana di poesia fondata da Mario Luzi.