“Secolo Donna 2017: Almanacco di poesia italiana al femminile. Giovanna Sicari e la necessità della poesia” – A c. di Bonifacio Vincenzi (lettura di Eleonora Rimolo)

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Secolo Donna 2017: Almanacco di poesia italiana al femminile.
Giovanna Sicari e la necessità della poesia
, Macabor, Francavilla Marittima (CS) 2017, a c. di Bonifacio Vincenzi.
Nota di Eleonora Rimolo
 
Secolo Donna 2017 si presenta come il primo Almanacco della poesia italiana contemporanea al femminile: pubblicato dalla Macabor editore, presso Francavilla Marittima (CS) e curato da Bonifacio Vincenzi, il volume rappresenta un tentativo coraggioso quanto insolito di parlare di poesia al femminile, anche attraverso le voci degli uomini che queste poetesse le hanno conosciute, vissute, amate. Questo primo Almanacco è dedicato alla figura di Giovanna Sicari, una delle voci più incisive della letteratura italiana contemporanea, nonostante siano trascorsi già 15 anni dalla sua prematura scomparsa (il sottotitolo è, infatti, Giovanna Sicari e la necessità della poesia). Di lei, nella prima sezione dell’Almanacco, ci parla in primis Milo De Angelis, che ricorda quell’“idea romantica e ispirata” del suo “atto poetico”. Seguono numerosi interventi: Elio Pecora e Roberto Deidier descrivono rispettivamente il sorriso e il volto di Giovanna, definito come “una casa ospitale, ma anche lo schermo di una sofferenza”. Altre testimonianze che riguardano il suo modo di intendere la poesia come “necessaria” le riportano Biancamaria Frabotta, Luigi Fontanella e Francesca Serragnoli. Giorgio Linguaglossa, invece, contribuisce all’Almanacco con un saggio sulla “poesia significazionista” del primo libro della Sicari, Decisioni. Elio Grasso pone l’accento sulla “stremata fedeltà” che contraddistingueva la poetessa in ogni sua idea o decisione, poiché secondo lei “la vita è questa capacità d’amare di uccidere insieme”. 
Seguono altri documenti di notevole importanza (a cura di Pino Corbo, Gabriela Fantato, Maria Pia Quintavalla), che tracciano un profilo definito della poetessa e del suo modo di vivere la poesia fino alle sue estreme conseguenze. La sezione si chiude con i testi di Francesca Serragnoli e di Gabriella Sica. Il testo della Serragnoli, “Giovanna, via Poerio 100 (Natale 2003)” è tratto da Il rubino del martedì, (Raffaelli, 2010) e ripercorre con forte tensioni lirica i momenti della malattia della donna. La poesia di Gabriella Sica, un inedito dal titolo “Tre contadine. Amelia, Giovanna e anche Gabriella”, è invece una passeggiata onirica in cui le tre donne-poetesse s’incontrano per vivere un ultimo momento di sincera convivialità insieme, in un luogo che altro non è se non un ipotetico Aldilà. Bonifacio Vincenzi sceglie di intervallare questi contributi con “tre poesie disperse” di Giovanna Sicari, mentre alla fine della stessa sezione pone un’antologia poetica con testi scelti dalle sue raccolte pubblicate in vita, e altri contributi, poetici e critici, riguardanti poetesse vissute nel ‘900 o contemporanee. La seconda parte, invece, presenta undici poetesse italiane collocate per aree geografiche: Maddalena Bertolini, Lucia Gaddo Zanovello, Fosca Massuco (Nord Italia); Simona Cerri Spinelli, Cristina Laghi, Elisabetta Maltese (Centro Italia); Maria Pina Ciancio, Francesca Dono, Mara Venuto (Sud Italia); Valentina Neri, Sarah Tardino (Italia insulare). Nella parte finale dell’Almanacco c’è uno spazio dedicato a giovanissime poetesse italiane nate negli anni Novanta: Ilaria Caffio, Naike Agata La Biunda, Giulia Martini. Largo spazio, infatti, è lasciato alla poesia giovane: diverse e valide sono le presenze in antologia, mentre le ultime due sezioni dell’Alamanacco, “Scaffale” e “La poesia giovane in Italia”, contengono alcuni libri di poesia scritti dalle donne nel 2017 e alcuni libri di giovani poetesse usciti nello stesso anno. È indubbio che, al di là delle considerazioni sulla poesia di genere, l’intento di Bonifacio Vincenzi sia quello di riportare alla memoria dei lettori contemporanei figure poetiche che non meritano di rimanere nell’ombra, alternando alla critica letteraria i testi stessi degli autori, corredando il tutto di notizie biografiche e memorie di altri critici e poeti viventi. Un volume assemblato con la sensibilità e la disponibilità di chi intende la letteratura come “confessione che la vita non basta” (F. Pessoa).