Renato Minore – “Infanzia e dintorni”

MINORE

Renato Minore (Chieti, 1944) è un giornalista, scrittore e poeta. In poesia ha pubblicato I nuovi giorni (Rebellato, 1965), Non ne so più di prima (Edizioni del Leone, 1994), Le bugie dei poeti (Scheiwiller, 1993), Nella notte impenetrabile (Passigli, 2002), I profitti del cuore (Ibid., 2006), Stare a vedere quel che accade (in Almanacco dello Specchio, Mondadori, 2012). Le sue conversazioni con i poeti italiani del Novecento sono state raccolte ne La promessa della notte (Donzelli 2011). Tra i suoi romanzi Leopardi, l’infanzia, gli amori (Bompiani, 2001; edizione tascabile 1999; nuova edizione ampliata 2015), Rimbaud (Mondadori, 1991), Il dominio del cuore (Ibid, 1996). Tra i premi riconosciuti alla sua produzione, ha ottenuto tra gli altri il Selezione Campiello, l’Estense, il Capri , il Flaiano

 

 

Renato Minore
Infanzia e dintorni
(inediti)

*
MINORE 01
Non c’è pioggia che valga
quella pioggia. Non c’è ricordo
che valga quel ricordo.
Siamo prodigiosamente vuoti
di pioggia e di ricordi
e la vita è ricordarci
della pioggia e dei ricordi
senza alba
se non quella estenuata del bambino
che cerca l’oro sull’atlante.
Ma in quell’alba chi pensava
che tutto sarebbe finito
così senza gloria, neppure quella
che non si nega a nessuno
come il peccato blando
di via delle Caserme
e a noi resta soltanto
l’inconfondibile sagoma
di ciò che simula
esperienza e verità?

*
MINORE 03
Enrico credo avesse
il suo bell’occhio di vetro
che luccicava
sempre centrandoti
e sempre non vedendoti
ed io non sapevo mai me lo disse
ma molto si sussurrava
se era stato bersaglio
d’una freccia fuori tiro
nel gioco del teatrino
per colpire la mela sulla testa
o il botto di uno sparo,
di quelli che nel quartiere,
mia madre mi diceva,
erano ancora l’angoscia
che  rimontava
come quella volta che mio padre
era restato senza madre
e senza un sibilo di sirena
che avvisasse.

*
MINORE 02
Ma, dico, era poi così difficile
ripetere sul palco
la canzoncina di ringraziamento
“Padre, noi, i più piccini,
al tuo cuore siamo i più vicini”.
Mancò concentrazione,
o ci fu ansia, l’orribile sospetto
di non essere tanto bravo
da camminare dritto alla meta
temendo buche immaginarie.

S’inceppò la voce qualcuno rise.
Il gesuita,  grande Superiore,
benevolo sorrise.
Forse anche mi accarezzò,
ma non sentii il suo perdono.


Renato Minore (Chieti, 1944) è un giornalista, scrittore e poeta. In poesia ha pubblicato I nuovi giorni (Rebellato, 1965), Non ne so più di prima (Edizioni del Leone, 1994), Le bugie dei poeti (Scheiwiller, 1993), Nella notte impenetrabile (Passigli, 2002), I profitti del cuore (Ibid., 2006), Stare a vedere quel che accade (in Almanacco dello Specchio, Mondadori, 2012). Le sue conversazioni con i poeti italiani del Novecento sono state raccolte ne La promessa della notte (Donzelli 2011). Tra i suoi romanzi Leopardi, l’infanzia, gli amori (Bompiani, 2001; edizione tascabile 1999; nuova edizione ampliata 2015), Rimbaud (Mondadori, 1991), Il dominio del cuore (Ibid, 1996). Tra i premi riconosciuti alla sua produzione, ha ottenuto tra gli altri il Selezione Campiello, l’Estense, il Capri , il Flaiano

Fotografia dell’autore tratta dal sito Musicultura