Nino De Vita (Marsala, 8 giugno 1950) è uno scrittore e poeta italiano in lingua siciliana. È riconosciuto come una delle voci poetiche più interessanti e rigorose della letteratura contemporanea. Esordisce nel 1984 con la raccolta di versi Fosse Chiti (premio "Cittadella"), a cui fa seguito una trilogia in dialetto siciliano: Cutusìu, (2001, premio "Mondello"), Cùntura (2003, premio "Napoli") e Nnòmura (2005, premio "Salvo Basso" e "Bartolo Cattafi"). Nel 2011, sempre con Mesogea, è uscito Òmini (premio "Viareggio" della giuria), nel 2015 il romanzetto in versi A ccanciu ri Maria, nel 2017 Sulità e nel 2019 Tiatru.
Gabriele Borgna (Savona, 1982) vive a Porto Maurizio (Imperia). Suoi testi sono presenti su svariate antologie, siti e riviste letterarie. Premi e riconoscimenti sono stati attribuiti al suo scrivere nell’ambito di numerosi concorsi nazionali e internazionali per la poesia edita e inedita. È stato giudicato tra i migliori autori under 35 italiani (Biennale di Alessandria - 2016). È del 2017 la sua silloge d’esordio “Artigianato Sentimentale” edita da Puntoacapo Editrice con prefazione di Giuseppe Conte – presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino e al Festival Internazionale di Poesia di Genova.
Francesco Gabellini è nato nel 1962 a Riccione. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie in dialetto romagnolo: “Aqua de silénzie” (Acqua del silenzio, 1997) per l’Editore AIEP; “Da un scur a cl’èlt” (Da un buio all’altro, 2000); per le Edizioni La vita felice; “Sluntanès” Pazzini Editore, 2003; “Caléndre” Raffaelli editore 2008; “A la mnuda” Giuliano Ladolfi Editore 2011. Le sue opere sono risultate vincitrici o finaliste in numerosi concorsi letterari nazionali e sono state pubblicate su varie riviste culturali. Con il monologo in dialetto romagnolo “L’ultimo sarto” è stato finalista nel 2005 alla 48ª edizione del Premio Riccione per il teatro. Nel 2009 riceve il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Negli anni 2010 e 2011 il monologo “Detector” viene portato in scena dall’attore Ivano Marescotti in vari teatri d’Italia, tra cui il Teatro dei Filodrammatici di Milano. Nel 2015 si classifica al secondo posto al Concorso Nazionale di Poesia Guido Gozzano. Nel 2016 pubblica un libro che raccoglie cinque monologhi per il teatro, sempre in dialetto romagnolo, dal titolo “Zimmer frei”, Il Vicolo Editore. Sempre durante il 2016 è risultato vincitore del Premio Galbiate di Poesia e secondo classificato al Premio Renato Giorgi di Sasso Marconi. Nel 2017 con il monologo “Iper” vince il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia.
Fabio Franzin è nato nel 1963 a Milano. Vive a Motta di Livenza, in provincia di Treviso. È redattore della rivista di civiltà poetiche “Smerilliana”. Ha pubblicato le seguenti opere di poesia: Il groviglio delle virgole, Stamperia dell’arancio, 2005 (premio “Sandro Penna”); Pare (padre) Helvetia, 2006; Mus.cio e roe (Muschio e spine), Le voci della luna, 2007 (premio “San Pellegrino”, premio “Insula Romana” e premio “Guido Gozzano”); Fabrica, Atelier, 2009 (Premio “Pascoli”, Premio “Baghetta”); Rosario de siénzhi (Rosario di silenzi – Rožni venec iz tišine, edizione trilingue con traduzione in sloveno di Marko Kravos), Postaja Topolove, 2010; Siénzhio e orazhión (Silenzio e preghiera), Edizioni Prioritarie, 2010; Co’e man monche (Con le mani mozzate), Le voci della luna, 2011 (premio “Achille Marazza”, finalista al premio “Antonio Fogazzaro”); Canti dell’offesa, Il Vicolo, 2011; Margini e rive, Città Nuova, 2012; Bestie e stranbi, Di Felice (I poeti di Smerilliana), 2013; Fabrica e altre poesie, Ladolfi editore, 2013; “Sesti/Gesti” , Puntoacapo, 2015; Corpo dea realtà, Corpo della realtà, Puntoacapo, 2019.
Chel zhigo ross-Quel grido rosso è tratto da una plaquette, che è in effetti un libro d'arte, "Quaderni del roseto 2", stampato con caratteri mobili Garamond su torchio antico, il 12 maggio 2019 in 44 esemplari da: "Il ragazzo innocuo" di Luciano Ragozzino. Oltre al testo dell'autore, contiene un testo ciascuno di altri tre poeti dialettali: Nino De Vita, Davide Ferrari e Franco Loi, con traduzione a fronte, più un'incisione acquarellata dello stesso Ragozzino, nota introduttiva di Antonetta Carrabs, presidente de "la casa della poesia di Monza" e una postfazione di Elisabetta Motta.
Francesco Tripaldi, nasce in Basilicata a Tricarico (MT) il 27 maggio 1986. Frequenta il liceo classico Q. O. Flacco di Potenza, si laurea in legge e si specializza all'Università di Bologna. Nel 2015 si trasferisce a Milano dove, attualmente, esercita la professione di avvocato.
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