Cecilia Podestá è nata ad Ayacucho, Perù, nel 1981. Ha studiato letteratura all'Universidad Nacional Mayor de San Marcos di Lima. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Fotografías escritas (Premio Dedo critico 2002) ristampato a Lima nel 2007; La Primera annunciación (2006), ristampato in Paraguay nel 2010 dalla casa editrice Felicita cartonera; Muro de carne (Lima 2007), Desaparecida (2008), e Via Crusis en Chepén (2010). Ha inoltre pubblicato le pièce teatrali Las mujeres de la caja (2003), La repisa de los juguetes vacíos e i libri di racconti De cabesa sobre el pasto amarillo (Lima 2011), e La orina Tibia de tu cuerpo (Lima, 2013). Dirige la casa editrice Máquina purísima.

Gabriella De Fina è nata a Potenza nel 1958. Ha vissuto a Palermo e a Città del Messico e oggi vive Torino. Laureata in Giurisprudenza ha poi studiato recitazione e per molti anni si è occupata di teatro come drammaturga, attrice e regista. Nel 2006, con l’atto unico Frontera ha vinto la sezione Italia del premio “La scrittura della differenza – testi di drammaturghe dal Sud” (Manifestolibri, 2006). Tra le sue pubblicazioni: Baci d’onore e non d’amore (Edizioni Della Battaglia, 1992), No al pizzo imprenditori siciliani in trincea (Thor Editrice, 2008). Traduce narrativa e saggistica spagnola. Nel 2017 ha vinto il secondo premio del concorso "Atelier Vent'anni di poesia" con la traduzione di Dolencia, raccolta poetica della peruviana Alessandra Tenorio Carranza.

Nuova direzione editoriale in casa Atelier

screenshot.5Atelier online è stato riaperto nell’Agosto del 2014: il primo articolo fu un inedito mandato via fax appositamente da Evgenij Evtušenko.
     Da allora è stato dato uguale spazio ad autori totalmente emergenti, autori già noti nel panorama editoriale, autori stranieri che abbiamo fatto tradurre noi per la prima volta (un esempio su tutti: Claudia Rankine nel 2015; uscirà in volume nel 2017 per 66th and 2nd) e una moltitudine di grandi maestri e tra questi ultimi vale la pena citarne qualcuno: dall’Australia Les Murray con degli inediti assoluti arrivati per lettera; Amiri Baraka che in Atelier pubblicò uno degli ultimi testi scritti in vita; Carol Ann Duffy e Billy Collins o il poeta nazionale del Belgio Charles Ducal che scelse proprio Atelier per vedere le poesie prodotte durante il proprio mandato in traduzione italiana; Cees Noteboom e Janet Frame (e sarà grazie alla prima pubblicazione in Atelier se nel 2017 uscirà la prima antologia mai tradotta in Italiano per Gabriele Capelli Editore) o il poeta georgiano icona Dato Magradze (a sua firma l’inno nazionale); la poeta Imtiaz Dharker, insignita dalla Regina Elisabetta della Queen Gold Metal for Poetry. Atelier è anche la prima testata al mondo ad avere pubblicato online -e per intero- il testo cardine della poesia di John Ashbery The New Realism.
Dal “lontano” 2014 ad oggi, sono 1433 i poeti pubblicati (717 italiani e 716 stranieri)

Col Gennaio 2018 una nuova importante novità avrà luogo:

la direzione editoriale della versione online passa dalle mani di Fabiano Alborghetti a quelle di Eleonora Rimolo e Clery Celeste. Accanto, la vicedirezione esperienziale di Giovanna Rosadini e il supporto battagliero e propositivo di Noemi De Lisi, Simone Di Biasio, Francesco Iannone, Paola Mancinelli, Antonio Nazzaro (senza dimenticare Francesco Teruggi, instancabile informatico).
Fabiano Alborghetti resterà comunque come consulente, pur affrontando incarichi istituzionali in altre sedi.

     Se da un lato il cambiamento di Direzione è dettato da quanto sopra descritto, certamente non va dimenticato il desiderio di assegnare la responsabilità della versione on-line alla nuova generazione: per continuare ad avere uno sguardo nuovo, sono necessari occhi nuovi.

     Il viaggio di Atelier on-line prosegue: per la versione on-line con la nuova Direzione e le proposte di poesia contemporanea; attraverso la rivista cartacea che dalla sua fondazione -nel lontano 1996- è ora una delle riviste letterarie più longeve d’Italia e, infine, grazie ad Atelier International, neonato supplemento a cura di Francesca Benocci di cui a breve si vedrà pubblicato il primo numero.

 

Buona lettura a tutti

Matteo Fantuzzi
Coordinatore delle Redazioni
Atelier cartaceo
Atelier on-line
Atelier International


IL SALUTO DI GIULIANO LADOLFI:

     Una grande impresa non è mai opera di un solo individuo, richiede la collaborazione di un gruppo di persone che condividano il progetto, che posseggano cultura specifica ed entusiasmo e che dedichino tempo e impegno.
     È vero, ma occorre anche una persona che sappia proporre, motivare, organizzare, trascinare e valutare.
Ecco quello che Fabiano Alborghetti ha saputo compiere in questi tre anni di direzione della sezione “Atelier online”. Il ramo virtuale della rivista, fondata nel 1996, è stato da lui ideato e diretto durante questo periodo con perizia e con saggezza, mediante un accorto lavoro di selezione dei testi, di divulgazione delle composizioni di valore e di coordinamento della redazione.
     Egli, inoltre, e questo è uno dei pregi più importanti, contemporaneamente ha saputo motivare e formare un gruppo di giovani capaci di assorbire lo spirito di un’opera che ogni anno trova il riscontro in quasi due milioni di visite da tutto il mondo, risultato eccezionale per una rivista di poesia e per di più in lingua italiana.
     Nel momento in cui impegni istituzionali gli hanno suggerito di cedere il compito a Eleonora Rimolo e Clery Celeste, Fabiano sa di aver fondato un’istituzione che nobilita il compito di “Atelier”, la poesia e l’intera cultura italiana.
Grazie, Fabiano, grazie per la tua dedizione, per il tuo spirito costruttivo, per la tua amicizia. Sei un esempio cui i giovani guardano con fiducia e con speranza nel futuro.

Giuliano Ladolfi
fondatore della rivista Atelier 
direttore della casa editrice Ladolfi Editore