BRESCIANI 02

Matteo Greco – inediti

GRECO

Matteo Greco (Gagliano del Capo, 1982) è poeta, scrittore, semiologo. Nel 2013 pubblica la sua prima antologia di poesie, Giorni fatti a mano (Subway edizioni). Nel 2014 firma la drammaturgia di due spettacoli teatrali: Raccontami Sherazade, e Penso che un sogno così. Nel 2015 pubblica la raccolta di racconti C’era infinite volte il Sud (Il Raggio verde Edizioni). La sua ultima antologia di poesie, Da grande voglio fare il meridione (Carta Canta 2016), è in italiano e dialetto salentino, è stata presentata al Salone Internazionale del libro di Torino ed è fra le opere finaliste del Premio Presìdi del libro di Puglia 2017. Ogni giorno cerca di tener fede al principio di Jodorowski, per cui «vivere come un autentico poeta significa non avere timore, avere il coraggio di dare, possedere l’audacia di vivere con una certa dismisura».

Matteo Greco
(inediti)

*
Convivenza

GRECO

In un punto sperduto nell’universo
in mezzo alla notte e al per sempre
abbiamo fatto una casa.
È fatta di cuori e risate e certe volte
di pianto.
In mezzo alla notte e al per sempre
ogni giorno mandiamo
in orbita un canto.

*
Esserci

Questa invenzione di venire al mondo
giusto un attimo
questa cosa di non esserci prima
né dopo
e nel mezzo tanta luce alla finestra
cinque gocce di rugiada sul prezzemolo
l’odore di pane sulle mattonelle
in salita in mezzo ai campanili.
Questa trovata di venire da nessun parte, nessun giorno
e all’improvviso avere voce
di un ragazzo sopra una corriera
due mani appoggiate ai finestrini
i capelli rosa e viola appena fuori dai comignoli
la sera.

Questa roba pazza
che un istante fa era tutto spento
e fra un attimo
farà per sempre notte
e intanto tutto l’universo
dentro a un petto da due watt
ti batte forte.

*
A Sud, fare carriera

Stamattina mi hanno promosso ed ho raccolto
un cuore rosso e vivo
in mezzo all’orto.

Da domani posso lavorare
a fianco del libeccio e del maestrale
infilarmi sotto le camicie della gente
sentire come si sta bene
e come si sta male.

E chi se lo aspettava
di arrivare così in alto,
di essere chiamato un giorno
a battere le ciglia sopra un faro
a spostare le onde in mezzo al mare
e quando arriva la burrasca stare spento sul fondale.

Il successo l’ho raggiunto, è chiaro, li senti
acclamare da lontano i motorini
applaudire azzurre le persiane
e alzarsi tutti in piedi quando passo:
le torri, le antenne, i campanili.

Certo, da adesso dovrò anche
pescare grosse nuvole sui terrazzi all’imbrunire
capire cosa vogliono le stelle
e ascoltare cosa hanno da dirci tutti i pomodori
tutti i sassi
fino all’ultimo dei rastrelli in mezzo ai campi.

Dovrò forse anche
fare qualche inchino
ai passaggi a livello
in certi pomeriggi alle stazioni.

Una volta al mese
dovrò essere un capello
di uno qualunque in una piazza
e fare finta di niente
mentre il tempo impazza
e ci perde tutti in un imbuto.

Ma se tutto andrà bene
un giorno sarò
nessuno.

Del resto, non lo vedi il fumo sulle case
le gambe perse nei cortili
la luna che passa appiccicosa e si attacca
su ogni schiena?
Quello
sono io:
ho fatto carriera!


Matteo Greco (Gagliano del Capo, 1982) è poeta, scrittore, semiologo. Nel 2013 pubblica la sua prima antologia di poesie, Giorni fatti a mano (Subway edizioni). Nel 2014 firma la drammaturgia di due spettacoli teatrali: Raccontami Sherazade, e Penso che un sogno così. Nel 2015 pubblica la raccolta di racconti C’era infinite volte il Sud (Il Raggio verde Edizioni). La sua ultima antologia di poesie, Da grande voglio fare il meridione (Carta Canta 2016), è in italiano e dialetto salentino, è stata presentata al Salone Internazionale del libro di Torino ed è fra le opere finaliste del Premio Presìdi del libro di Puglia 2017. Ogni giorno cerca di tener fede al principio di Jodorowski, per cui «vivere come un autentico poeta significa non avere timore, avere il coraggio di dare, possedere l’audacia di vivere con una certa dismisura».