Giovanni Mastropasqua – Due Inediti

MASTROPASQUAGIOVANNIGiovanni Mastropasqua vive e lavora a Bologna dove studia Giurisprudenza. Suoi testi sono apparsi sul Breviario Poetico della Yale University e presentati alla rassegna Cinema Verité di Buenos Aires in lingua castellana.

Giovanni Mastropasqua
Due inediti

Replica

La tua lettera mi sconcerta.
I torti che mi affibbi mi fanno livida,
Lasciano i loro odiosi respiri sulle mie mani,
Alzano linee taciturne nel mio petto.

Queste sensazioni puntano alla mente
Come alberi maestosi, crescendo familiari
Al tocco delle pupille. Dicono cose terribili,
A loro modo, danno tratti coriacei ai miei averi.

È il pensiero, il pomeriggio di un gesto, che le agita,
La tenerezza elementare degli ultimissimi doni
Che suggerisce loro le parole. Quei cori
Escono dai corpi come un corpo collettivo.

*

Il ritrovamento del Signor Risacca

Il languore del golfo, uscendo dal Rose’s Boudoir
nella cala dell’ebano, e un aroma di vongole sgusciate
che spiraleggia in questa città costiera,
hanno rullato il suo nome tre volte con metrica marina.

I gabbiani, questi comignoli
da cui il tropico respira,
hanno issato il lino bianco degli stridii.

Il volto eburneo del Signor Risacca
spunta da una maglietta color kaki.
La notte lo ha lavato dal tulle di turisti.
La luna gli ha levigato il fruscio delle felci.
L’acqua ha disteso la sua enorme veneziana.
La bruma ha occluso la sua conca cieca.

Nei suoi polmoni, scialuppe strapazzate, si deposita
il canuto capitolo della sabbia.

 


Fotografia di proprietà dell’autore.