Giorgio Galli, “Canzonacce”, Anteprima editoriale (Delta3, Collana Letture Meridiane, 2021).
Giorgio Galli è nato a Pescara nel 1980 e si è laureato in Scienze della Comunicazione a Siena. Vive a Roma dove ha esercitato la professione di libraio. Scrive note di lettura, racconti brevi, prose poetiche e “prose” non altrimenti definibili. Ha pubblicato La parte muta del canto (Joker, 2016) e Le morti felici (Il Canneto, 2018); è fra gli autori del Repertorio dei matti della città di Roma a cura di Paolo Nori (Marcos y Marcos, 2015) e dell’antologia critica Perturbamento a cura di Marco Ercolani (Joker, 2016). Nel 2011 ha aperto il blog La lanterna del pescatore. Scrive sui blog.
Nicola
Ti somiglia quell’aria che il mattino
d’inverno a volte porta al mare: l’aria
gelida quasi di ghiacciaio alpino
che spacca l’aspra zolla della pelle.
È irsuto il mare e dardi soleggiati
getta la sabbia. Il cielo è triste e limpido
come un’immensa lavagna che aspetta
d’esser rigata con pensieri neri.
Crescono erbacce, qua e là, sparse a mucchi:
il muricciolo, e rametti nodosi,
qualche sasso, e le schiene che due vecchi
voltano al mare rientrando, freddolosi,
sono lo scabro ornamento di questa
passeggiata che mi offri, quasi muto.
Come un mazzo di rose io la prendo:
il tuo silenzio è una voce anche mia.
*
Sulle rotte del mondo
Le campane!
e il viaggio è finito
– siamo salvi!
Chi è partito con noi
digrigna denti
gonfi d’alghe
Chi è partito con noi
sgretola sogni
sul mare
Dio di misericordia!
*
Desolazione
Traverso scheletri d’alberi stecchiti
passa la voce d’invisibili uccelli:
cinguettii freddi come stalattiti
di ghiaccio, che si staccano dal cielo e vanno giù.