Gaia Giovagnoli – Inediti

giovagnoliGaia Giovagnoli (Rimini, 1992) è laureata in Lettere Moderne e in Antropologia Culturale presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna.
Tra il 2015 e il 2017 è stata ospite di festival letterari nazionali come “Parco Poesia” e “Poié – Le parole sono importanti”. Nel 2015 è risultata finalista al Premio Violani Landi, nel 2017 finalista al “Certamen Isotteo” di Rimini e vincitrice del “Certamen” organizzato dal Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Suoi testi sono apparsi in diversi blog, tra cui “Interno Poesia”, “Poetarum Silva”, “Parco Poesia”, “Poesia 2.0” e “Spagine”.
Teratophobia (‘Round Midnight Edizioni, Campobasso, 2018) è la sua opera d’esordio. Gaia Giovagnoli
(Inediti)

*

IL CAMINO

Guarda:
la testa di tegole appuntite
le ciglia di serrande;
ha lo sterno sul terrazzo
questa casa
ha le mani giunte
sulla strada:
lei aspetta la notte
e fa sorsi di morti
giù dal camino

Nel gozzo che inghiotte e si caria
dal nulla
dal nulla
sul fischio del legno incendiato
tu ascolta:
di notte:
c’è qualcuno che ride

*

LA TELEFONATA

Le quattro del mattino
rimbombano di strilli:
nel buio c’è il telefono
che squilla

-Pronto;
dall’altra parte
nessuno che dice

– Chi sei;
nessuno che ha voce

Poi un verso di spilli
uno schiarirsi la gola
che sa

Si appoggia alla sedia
la donna; ché trema;
riaggancia
accende la luce

*

IL MATERASSO

Il materasso si sfonda nel centro
perché ha imparato il peso di due
e non ritratta

Anche se sola lo sformo
e tocco quasi terra
con la schiena

Anche se non salgo
lo vedo abbassarsi
reagire ad un peso di niente;
sentirsi ingombrante;
ribaltare la curva:
che tira tutto indietro la pancia


Fotografia proprietà dell’autrice. 

giovagnoli copertina