Filippo Amadei – inediti

AMADEI

Filippo Amadei è nato a Ravenna nel 1980, da sempre vive a Forlì. Nel 2004 ha vinto la “Sezione Giovani” del Premio “Aldo Spallicci”. Ha pubblicato i libri di poesia La casa sul mare (Il Ponte Vecchio, 2005) e Saperti a piedi nudi (LietoColle, 2009). È tra i fondatori dell’Associazione Culturale Poliedrica. Nel 2014 vince il Premio Rimini e pubblica la silloge Oltre le ringhiere (Rimini, Raffaelli editore, 2014). I testi qui proprosti sono tratti da una raccolta in-itinere di prossima conclusione. 
Filippo Amadei
(inediti)

*
amadei 02
Al telefono la notizia è quella del ricovero
lo dice al nipote con estrema calma
una semplicità del tutto straordinaria.
Ma la semplicità è una lama – anche sua mamma
quando era giovane tirava il collo alle galline
pensando al pranzo da cucinare.

*

La notte tesse la sua tela e lui non sa
se pregare o tornare a scrivere
qualcosa, ma tutte le parole stasera
assomigliano a una preghiera
il figlio ha parlato al collega chirurgo
“potrebbe peggiorare in peritonite”
ha detto, per questo non c’è più tempo
domani va sotto.

*
AMADEI 01
Non è stato l’intervento intestinale, hanno detto
non è stata colpa nemmeno dell’insufficienza
renale subentrata a catena
perché a una certa età è un equilibrio sottile
il corpo, materia fragile.
La vecchiaia allora? Oppure il tempo
davanti al forno a fare dei polmoni
l’organo sfasciato in mille pezzi
edema polmonare, pleura
attaccata alla pelle, la salvezza appesa
al dilemma del corpo, se restare
in vita o morire – il respiro
artificiale, l’impulso meccanico
la tragedia delle flebo
io non so se accettare la tua morte
come si accetta l’alba
che a volte te ne accorgi, altre no
ti svegli e sei già
dietro di lei.

*

Abbiamo estratto la tua trama di legno
per rifare in fretta la nuova tettoia
a sostenere la parte sporgente e indifesa
dal peso della neve – i tuoi ganci, le poche
cose appese, quelli no, non li abbiamo voluti
togliere. È così che va la vita
ci presta sempre qualche appiglio al passato
non troppi, solo il giusto
per sostenere il ricordo, qualcosa
che poi resta – una cianfrusaglia, un sogno
il dolore che ogni tanto si ritrova
e poi si dimentica di nuovo.


Filippo Amadei è nato a Ravenna nel 1980, da sempre vive a Forlì. Nel 2004 ha vinto la “Sezione Giovani” del Premio “Aldo Spallicci”. Ha pubblicato i libri di poesia La casa sul mare (Il Ponte Vecchio, 2005) e Saperti a piedi nudi (LietoColle, 2009). È tra i fondatori dell’Associazione Culturale Poliedrica. Nel 2014 vince il Premio Rimini e pubblica la silloge Oltre le ringhiere (Rimini, Raffaelli editore, 2014). I testi qui proprosti sono tratti da una raccolta in-itinere di prossima conclusione.

Fotografia di proprietà dell’autore