Otilia ?eposu – nata nel 1958 a Cavnic – Maramures (Romania), studi artistici e filologici a Cluj Napoca e Bucarest. Esordisce in pubblicistica nel 1978, poi insegna letteratura universale a Bucarest fino al 1998, quando inzia il lavoro presso una testata giornalistica nella capitale romena. Otilia ?eposu è nota per i suoi reportages pubblicati negli ultimi due decenni sul settimanale romeno Formula As. Il suo primo libro di racconti Dru?ca è uscito nel 2017. Sono in corso di pubblicazione un libro di poesie e il secondo libro di racconti. Le poesie tradotte in lingua italiana sono tratte dal volume “L’aria dalle ossa”, di prossima uscita presso l’editrice Eikon di Bucarest.

Eliza Macadan vive a Bucarest e scrive in romeno, francese e soprattutto in italiano. Le sue raccolte di poesia hanno ricevuto vari riconoscimenti in Romania, Francia e Italia (Premio Leon Gabriel Gros 2014 per “Au Nord de la Parole” e “Anestesia delle nevi” finalista dei premi Camaiore e Fabriano 2015). Le raccolte italiane sono: “Frammenti di spazio austero” (2001), “Paradiso riassunto” (2012), “Il cane borghese” (2013), “Anestesia delle nevi” (2015), “Passi passati” (2016), “Pioggia lontano” (2017), “Zamalek, solo andata” (2018).

Ana María del Re – da “Trazos” (traduzione di Marcela Filippi Plaza)

Ana Maria Del ReAna María Del Re è nata a Caracas. Poeta e traduttrice. Laureata in lettere e in francese presso l’Università Centrale del Venezuela. Ha conseguito un Master in Letteratura ispanoamericana presso l’Università Simón Bolívar dov’è stata docente dal 1975 fino al 2000, e una delle coordinatrici del Laboratorio Letterario “Anagrama”. Ha frequentato corsi di specializzazione per il dottorato in letteratura presso l’Università La Sorbonne (Parigi). Ha tradotto i poeti italiani Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Mario Luzi, Roberto Mussapi; J. R. Wilcock; il poeta francese Eugene Guillevic. Ha tradotto in italiano il libro Amante del Poeta Rafael Cadenas.Ha pubblicato i libri di poesia Trazos (Barcellona, Spagna, 1990), Nocturnos, Nocturnes (Soumagne, Belgio, 1998, edizione bilingue) e La noche todavía (Caracas, Bid & Co. Editore, 2007), La nuit encore (Agneaux, France, Eds. du Frisson Esthétique, 2014. Edizione bilingue). È stata responsabile della selezione, prologo, cronologia e bibliografia dell’opera poetica del cileno Humberto Díaz-Casanueva (Biblioteca Ayacucho, Caracas, 1988).

Marcela Filippi Plaza (1968) è una traduttrice cilena che vive in Italia, i cui studi e traduzioni hanno contribuito molto alla diffusione di poeti latinoamericani, spagnoli e portoghesi in Italia. Il suo alto grado di conoscenza delle lingue le è servito per poter sperimentare anche nuove attività editoriali. Ideatrice del progetto delle antologie bilingue Buena Letra 1 (2012) e Buena Letra 2 (2014) di scrittori ibero-americani tradotti per la prima volta in italiano, e della collana bilingue Fascinoso Verbum, che nei primi tre volumi comprende il poeta e critico letterario italiano Domenico Cara, la poetessa cilena Jeannette Núñez Catalán, e il poeta spagnolo Miguel Veyrat. Di sua cura e traduzione Urbs Aeterna (Edizioni Talos, 20 sonetti dedicati a Roma) di Julián Isaías Rodríguez. Dirige la collana bilingue Hypatia per la casa editrice Talos, e collabora con diverse riviste di poesia italiane e latinoamericane. Attualmente è impegnata nell’edizione e traduzione di un’antologia sull’opera del poeta italiano Valerio Magrelli . Sta, inoltre, preparando per un editore italiano un’antologia sull’opera del poeta spagnolo Santos Domínguez Ramos, la cui pubblicazione è prevista per ottobre del 2019. Per la rivista di poesia Atelier ha tradotto Edmundo Herrera, Marta López Vilar, Santos Domínguez Ramos, María Isabel Saavedra, e José Angel García Caballero, José Cereijo, Homero Carvalho Oliva, Miguel Veyrat, José Lostalé, Verónica Pedemonte Morillo Velarde.

Ana María del Re
Tre testi da “Trazos”
Traduzione di Marcela Filippi Plaza

No escribes el poema
sino su nostalgia
su íntima penuria

*

Es abril
a orillas del Gran Lago
y vemos florecer los tulipanes

Es de nuevo tu rostro
cruzado
por el rayo
la mano que acaricia
la redondez perfecta del instante

Llegan susurros
llegan ráfagas
Toda la noche el sol
en las ventanas

Lo todavía no dicho
lo inminente
su firme resplandor

*

¿Cómo hablar de atardeceres
y pleamares?
Ardieron tantos soles
aquel verano

Quizás el mar
sea el indicio
de un murmullo
más hondo

Entre deseos
y nostalgias
se nos pasa la vida
como el poema

*

Non scrivi la poesia
ma la sua nostalgia
la sua intima penuria

*

È aprile
sulle rive del Gran Lago
e vediamo fiorire i tulipani

Di nuovo il tuo volto
attraversato dal raggio
la mano che accarezza
la rotondità perfetta dell’istante

Arrivano sussurri
arrivano raffiche

Tutta la notte il sole
alle finestre

Il non ancora detto
l’imminente
il suo fermo splendore

*

Come parlare di tramonti
e di alte maree?
Arsero tanti soli
quell’estate

Forse il mare
è l’indizio
di un mormorio
più profondo

Tra desideri
e nostalgie
la vita passa
come la poesia


Fotografia di proprietà dell’autrice