Fabio Pusterla – “Il nido dell’anemone”

PUSTERLA JACCOTTET

 

Fabio Pusterla
segnalazione editoriale – Il nido dell’anemoneRiflessioni sulla poesia di Philippe Jaccottet
(di prossima pubblicazione per le Edizioni d’If)

  

 Il “saggio del cuore” di Fabio Pusterla (questo il titolo della collana creata dalle napoletane Edizioni d’If) non poteva che essere dedicato a Philippe Jaccottet, il poeta svizzero e francese che Pusterla traduce, studia e frequenta da quasi trent’anni, e di cui è stato il maggiore interprete in Italia.  Il nido dell’anemone raccoglie così la maggior parte degli scritti che, nel corso degli anni, Pusterla ha pubblicato in volumi e riviste, come saggi, articoli, prefazioni. Una parte di questi testi critici sono dunque già noti al lettore italiano; anche se molti erano tuttavia ormai di difficile reperibilità; inoltre, alcune pagine del volume, e in particolare il grande saggio d’apertura, erano sin qui inedite in Italia (si
tratterà, per esempio, della Prefazione firmata da Pusterla per il volume complessivo apparso nel 2014 per la Bibliothèque de la Pléiade; o di altri saggi pubblicati in riviste o antologie francesi e svizzere).

Messi così, uno dopo l’altro, questi scritti nati in epoche e in modi diversi diventano i tasselli di un vasto mosaico critico, da cui esce, nelle sue molte sfaccettature, la figura ammirevole di un poeta complesso, modesto, coltissimo e infaticabile come Jaccottet: il poeta, ma insieme a lui il traduttore, il prosatore, colti nel loro divenire, nel loro avanzare dentro gli anni, dall’età giovanile alla maturità alla vecchiaia, ora faticosa, ora mesta, eppure sempre illuminata dal raggio mite della parola poetica. E dietro la figura del poeta si accampano i suoi paesaggi preferiti:
quei Paesaggi con figure assenti che saranno titolo e argomento di un intero libro, e che costantemente Jaccottet ha percorso, interrogato, ascoltato.

 

Ma parlare di un poeta come Jaccottet, cioè di uno dei maggiori autori europei del secondo Novecento, significa anche proporre, sottotraccia, una riflessione sulla poesia contemporanea, sul modo in cui la poesia ha imparato a sopravvivere in una realtà non sempre ospitale.  Sulla poesia contemporanea, e su quell’altro volto della poesia contemporanea che è la traduzione poetica, il testo/traduzione, di cui Pusterla indaga appassionatamente le luci e le ombre, le conquiste e gli ostacoli a volte insormontabili.

Perché «per i sentieri più impervi, se li segui, / tra i rovi giungi al nido dell’anemone, / chiara e comune come la stella del mattino». 

 


  

IL NIDO PUSTERLA DELLANEMONE

Fabio Pusterla (Mendrisio CH 1957) è insegnante presso il Liceo Cantonale Lugano 1 e presso l’Istituto di Studi Italiani. Attivo come studioso (in ambito dialettologico ha curato l’edizione critica delle opere narrative di Vittorio Imbriani), saggista (Il nervo di Arnold, Marcos y Marcos 2007) e traduttore (soprattutto dell’opera di Philippe Jaccottet), è autore di raccolte poetiche, parzialmente riassunte nell’antologia Le terre emerse (Einaudi 2009). Gli interventi sulla scuola sono raccolti in Una goccia di splendore (Casagrande, Bellinzona 2008). Tra i titoli recenti, Corpo stellare (Marcos y Marcos 2010) e Quando Chiasso era in Irlanda e altre avventure tra libri e realtà (Casagrande 2012). L’ultima raccolta poetica ha il titolo Argéman (Marcos y Marcos 2014). Per la d’if ha pubblicato nel 2010 Sinsigalli ed è presente nel volume della Fondazione Premio Napoli Il diritto alla lingua (Edizioni d’if 2015).

 

Per info e prenotazioni del volume Il nido dell’anemone: www.edizionidif.it